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Ecce Homo


Prodigiosa effusione di Sangue dalle Piaghe dell' Ecce Homo (1720)
dalla Cronaca del Monastero.

IL 24 marzo 1720 un' educanda del nostro Monastero di S. Maria delle Grazie, che poi si fece monaca col nome di Sr. M. Rachele De Martino, passando innanzi alla statua dell' Ecce Homo, vide con grande sorpresa che la gamba destra di Gesù aveva cambiato colore e versava sangue. Fuori di sé per la singolarità del fatto, l'educanda chiamò le monache, che accorsero tutte e con pannolini asciugarono quel Sangue prezioso; inviandolo alla Curia di Napoli con tutti i dovuti documenti, autenticati dalle monache testimoni del miracolo. La risposta di Napoli si fece molto aspettare, finché si ebbe notizia che un grave incendio scoppiato nell' archivio della Curia napoletana, aveva tutto distrutto.
Intanto la gamba destra è rimasta con quelle macchie, quattro più grandi e molte piccole come prodotte da un sudore di sangue. In seguito, nel 1859, queste macchie furono viste ravvivarsi e inumidirsi da una fervente novizia corista, Sr. M. Caterina Scotti, morta santamente il 17 agosto 1865 a 25 anni.
Questa novizia, dunque andando a pulire la nicchia e vedendo queste macchie fresche, pensando nella sua semplicità, di asciugarle, ne fece restare le tracce sul suo grembiale. La Madre Priora, esaminato l'accaduto, fece vedere a Sua Eccellenza l'Arcivescovo Apuzzo il grembiale. Egli ne staccò il pezzo macchiato e lo chiuse in una piccola teca di legno, munita di sigilli arcivescovili, tenendolo per qualche tempo presso di sé, per sua particolare devozione. Dopo vari anni, la preziosa reliquia tornò al Monastero.
È da notare che il secondo miracolo dell' Ecce Homo accadde proprio un anno prima del 1860 nel quale si ebbero i grandi rivolgimenti politici ed il nostro Monastero ne subì le conseguenze venendo crudelmente cacciate via le monache. Gesù ne volle dare loro il segno, liquefacendo nuovamente il suo prodigioso Sangue nelle piaghe della gamba, come pegno di sicura protezione in quella immane sciagura. Infatti, quando gli agenti municipali vennero al Monastero per mettere fuori tutte -le monache, in esecuzione del Reale decreto, la comunità tutta si strinse attorno all'Ecce Homo implorando il suo soccorso.
Le monache, nell' allontanarsi dal loro sacro Chiostro, condussero seco il miracoloso Ecce Homo, e dopo nove anni di esilio, le riportò di nuovo al loro monastero; e­successivamente sempre ne hanno provato la efficace protezione.
Ora la miracolosa Statua si venera in pubblico nella Chiesa di detto Monastero, dove in tutte le ore del giorno si prostrano i fedeli che chiedono e ricevono grazie.