La Chiesa di Santa Maria delle Grazie fu edificata nella seconda metà del XVI secolo.
L'edificio di culto, di forma longitudinale, è annesso al Monastero di clausura, che presenta una struttura architettonica quadrangolare con porticato e vasto cortile centrale.
L'intero complesso monastico, posto ad angolo tra via Berardina Donnorso e via Santa Maria delle Grazie, occupa buona parte dell'isolato quadrilatero che ha per estremo confine la via San Francesco (a nord) e la piazza San Antonino (ad est).
Il portale è di epoca cinquecentesca. I toni scuri del colore della pietra vesuviana risaltano particolarmente sulla semplice superficie della facciata.
L'impianto planimetrico di fabbrica è rettangolare, a navata unica, con una serie di vani murari laterali di minima profondità. In queste piccole cappelle sono collocati, su gradino, quattro altari simmetrici in marmi policromi di pregevole fattura.
Ognuno di essi è inquadrato prospetticamente in un arco a tutto sesto con un caratteristico angelo in stucco posto a decorare la parte superiore della chiave di volta, secondo un tipico gusto tardo-barocco. Al di sopra sono posizionate finestre quadrangolari che consentono l'illuminazione dello spazio. Ad esse si alternano le opere pittoriche di Nicola Malinconico.
All'ingresso, sulle pareti laterali, vi sono in alto due piani balaustrati simmetrici, in legno decorato e dorato che ospitano gli organi a canne, mentre a sinistra vi è un piccolo ingresso che consente l'accesso alla sacrestia.
L'interno della Chiesa è arricchito da una decorazione continua di finissimi rivestimenti in marmo, caratterizzati da ricche sfumature cromatiche ottenute con variegate e differenti pietre.
La zona absidale, a forma di arco, è esaltata da un potente arcone, posto su pilastri con lesene ioniche marmoree, con un'iscrizione centrale (“IN ME GRATIA OMNIS").
Lungo la parete di fondo, dietro l'altare maggiore, vi è una struttura di marmo tripartita: al centro è inserita la tavola della Madonna delle Grazie ed ai lati - in edicole simmetriche con ricche scansioni decorative - sono collocate altre pregevoli opere pittoriche.
La volta, a calotta emisferica, è marcata da decorazioni e nervature in stucco con un dipinto in posizione centrale.
Le pareti di lato del vano ospitano due grate di cui quella a sinistra mette in comunicazione con il Coro del Monastero; lungo la parete sinistra si trova una ruota bronzea girevole. La pavimentazione dell'abside è in maioliche decorate originali del XVIII secolo.
Il soffitto è decorato per tutta la navata da una tela con prospettiva scenografica a finta volta in cui sono collocati alcuni dipinti, soluzione decorativa che si ritrova in altri edifici di culto della città.
Pasquale Rossi